• Museo della Stampa di Fivizzano, esterno del Palazzo Fantoni
  • Museo della Stampa di Fivizzano, antico libro
  • Museo della Stampa di Fivizzano, loggia esterna
  • Museo della Stampa di Fivizzano, interno con macchine da scirvere
Museo della Stampa

Palazzo Fantoni Bononi, Via Labindo 6,  Fivizzano

tel. +39 0585 942152
Email: info@comune.fivizzano.ms.it
Sito: www.comune.fivizzano.ms.it:

Il Museo è attualmente chiuso

Ingresso a pagamento.
Come Arrivare:
In Auto: Autostrada A15 (Parma – La Spezia): uscita al casello di Aulla, si prosegue per la Strada Statale 63 del Cerreto.
In Treno: Linea Ferroviaria La Spezia-Parma, stazione di Aulla. Ad Aulla c’è la stazione degli autobus con linee che conducono nelle principali località della Lunigiana.
In Aereo: L’aeroporto più vicino è l’Aeroporto Internazionale “Galileo Galilei” di Pisa informazioni voli: 050-849300 sito web: www.pisa-airport.com

Il Museo della Stampa “Jacopo da Fivizzano” si trova a Fivizzano ed è collocato nel Palazzo Fantoni Bononi.
Il Museo è dedicato all’opera dello stampatore Jacopo da Fivizzano: un pioniere della stampa moderna a caratteri mobili, uno dei primi stampatori al mondo

Perchè a Fivizzano un Museo della Stampa?

Il Museo della Stampa “Jacopo da Fivizzano” è un omaggio e un viaggio nella storia di Fivizzano, un sogno che i fratelli Bononi (Loris Jacopo ed Eugenio) hanno inseguito per anni, per realizzare un’ esposizione permanente dei primi libri stampati in Italia (intorno al 1470) e tra questi alcuni incunaboli realizzati a Fivizzano e a Venezia dallo stampatore Jacopo di Fivizzano ai primordi della stampa a caratteri mobili “ars artificialiter scribendi”.
L’ “Atene di Lunigiana” (come è stata definita Fivizzano per la sua cultura nei secoli trascorsi) può davvero vantarsi di essere stata madre e culla di uno straordinario uomo, di uno straordinario evento. La fisionomia dello stampatore da Fivizzano, quale si può desumere dal carattere tipografico delle sue prime opere è quella di un pioniere, un lavorante di una delle prime stamperie veneziane. Il carattere tipografico impiegato da Jacopo da Fivizzano per la stampa dei suoi primi cinque incunaboli proviene direttamente dall’officina di Clemente da Padova, considerato il primo stamapatore italiano per definizione. L’ attività tipografica di Jacopo da Fivizzano si distingue in due

La “mission” del Museo della Stampa periodi: il primo fivizzanese (1471-1474) e il secondo veneziano (1476-1477).

A Fivizzano, fa seguito all’impresa tipografica una straordinaria crescita culturale. Nel XVI secolo si contano 86 dottori. Nello Studio Pisano e in altri Studi insegnano i Vasoli, i Talentoni, i Giannetti, i Battini, i Fantoni. Nei Tribunali dello Stato Toscano e di altri Stati, emergono per dottrina i Fantoni, i Vasoli (Ascanio), i Cavalcani, i Sarteschi, i Grandetti.

La sede museale diventa un punto di riferimento per gli appassionati della Cultura perché, documenta le grandi ragioni per cui Fivizzano è una vera “capitale” del libro e della stampa, cioè della comunicazione scritta e quindi in sintesi della parola, nell’era del computer. A Fivizzano, uomini geniali inventarono di stampare, con caratteri mobili, tra il profumo di polvere, di carta e di inchiostro, libri classici greci e latini, filosofici, giuridici. Jacopo da Fivizzano stampò qui nel 1471! Per amore del libro, per amore della parola!
Nel Museo della Stampa è infatti testimoniata la straordinaria presenza e attività di Jacopo, che a Fivizzano stampò libri con i primi caratteri tipografici italiani mobili, in anticipo storico su molte Capitali e Città europee. Il Museo documenta l’invenzione, ad opera del fivizzanese Agostino Fantoni, di una antesignana macchina scrivente capace di stampare come fa una moderna macchina per scrivere. E’ documentata anche l’eccezionale opera di Emanuele Maucci, lunigianese, che realizzò una propria casa editoriale a Barcellona con filiali in Messico e Argentina giungendo a stampare fino a 25.000 libri alla settimana, diffondendo in tutta l’america Latina la letteratura e la cultura europea. Una tipografia storica ricomposta, che ricorda la gloriosa Tipografia Bartoli & C., che operò in Fivizzano per decenni nel secolo XIX, è un ulteriore testimonianza dello straordinario contributo dato da Fivizzano alla comunicazione scritta.
Queste e altre testimonianze sono presenti nel Museo della Stampa di Fivizzano che rappresenta ancora oggi, in piena era digitale, tra i luoghi più nascosti ed intatti d’Italia, non solo un inno alle radici, al passato, alla storia, ma davvero un’ appassionante sfida per salvare, valorizzare, concretizzare la virtù del libro, reale, fisico, infinito.

Il percorso museale:

a) Al pianterreno del Palazzo Fantoni Bononi

Nella prima e seconda sala si può prendere visione degli incunaboli, ovvero i libri stampati nella seconda metà del Quattrocento che venivano poi ultimati e decorati a mano (disegni e capilettere). Sono esposte iconografie d’epoca, strumenti in legno originali dell’ attività di stamperia (torchi, presse, morsetti);

Nella terza sala, è ricostruita fedelmente e dotata di tutti i macchinari e la componentistica necessaria, un’antica officina di tipografia. Sono esposti i caratteri mobili in piombo che caratterizzarono l’attività di Jacopo da Fivizzano e quelli in legno usati prima dell’adozione di quelli in lega.

La quarta sala, è la stanza suggestiva e storicamente simbolica dove nacque e morì il poeta Giovanni Fantoni, che nel movimento letterario di Arcadia prese il nome di “Labindo Arsinoetico”. Egli fu un eroico giacobino, personaggio che intratteneva rapporti, epistolari con i suoi contemporanei tra cui Vittorio Alfieri che lo definì “Orazio Etrusco”. Nella stanza sono anche visibili numerose odi e poesie di Labindo e l’originale di una lettera scrittagli dall’Alfieri nel 1792 a Firenze dove è testimoniata la sua ammirazione per l’operato del poeta fivizzanese.

Nella quinta sala sono esposti molti volumi stampati a Barcellona da Emanuele Maucci, originario di Piana di Parana di Mulazzo in Lunigiana, dal 1892 in poi.

I volumi, tutti in lingua spagnola, furono stampati dalla “Casa Editorial Maucci” di Barcellona, che arrivò a stampare addirittura 25000 volumi a settimana, per poi essere distribuiti attraverso le filiali di Madrid, Caracas, Città del Messico, Avana, Buenos Aires e Filippine.

La straordinaria attività di Emanuele Maucci, editore globale “ante litteram”, probabilmente il maggiore del suo tempo, ebbe il merito di collegare l’Europa e l’America Latina, attraverso i libri, esportando cultura in quei paesi desiderosi di conoscere e studiare il “vecchio mondo”.

La sesta sala raccoglie in sintesi visiva l’evoluzione della scrittura con l’ esposizione di numerose e diverse macchine da scrivere storiche: dalle prime manuali e meccaniche alle “evolute” telescriventi, passando per modelli mitici come la “lettera 22” della Olivetti, e arrivare ai primi personal computer degli ultimi decenni del secolo scorso.

In questa sala è descritta la genesi di una macchina scrivente inventata nel 1802 da Agostino Fantoni, e fu la prima a stampare come una moderna macchina scrivente, invenzione che fu poi perfezionata in seguito Pellegrino Turri nel 1808. Tale macchina innovativa e rivoluzionaria fu ideata e creata da Agostino Fantoni per dare la possibilità di scrivere alla sorella, Anna Carolina Fantoni, che nel corso della sua vita stava divenendo cieca. Tale marchingegno può considerarsi un antesignano del metodo Braille. Le copie delle lettere che la ragazza scrisse attraverso questo strumento sono esposte nel museo della Stampa, mentre gli originali sono custoditi nell’Archivio di Stato di Massa e Reggio Emilia.

b) Al Primo Piano del Palazzo Fantoni Bononi:

Da visitare le stanze e il salone d’onore del palazzo, ove il 6 Luglio del 1848, il Granduca di Toscana Leopoldo II elevò la Terra di Fivizzano al rango di Città Nobile.

c) Al Secondo Piano del Palazzo Fantoni Bononi

E’ possibile far conoscenza della storica sede di un libero centro di cultura denominato: cinquecentesca “Accademia degli Imperfetti” . Come da statuto e tradizione secolare, l’ Accademia quale principale fine della proprie attività, ricerca l’accrescimento delle proprie conoscenze, partendo dal concetto di consapevolezza dell’ “imperfezione” che accomuna il genere umano.

Gli strumenti didattici

Gli strumenti e le occasioni di esperienze didattiche: (su richiesta)

1. Possibilità per gli studenti di riprodurre manualmente soggetti, disegni, loghi, su cartoline, segnalibri, fogli mobili ecc, con una piccola attrezzatura tipografica e con il metodo di stampa a caratteri mobili;

2. Possibilità per gli studenti di assistere alla tecnica di rilegatura dei libri con dimostrazione pratica da parte di artigiani specializzati

Notizie generali:

Il Museo della Stampa “Jacopo da Fivizzano” si trova a Fivizzano presso il Palazzo Fantoni Bononi, in Via Labindo n°5. E’ una struttura eminentemente museale. Sono attivi Programmi Didattici guidati per le scuole.